IL PAZIENTE CANDIDATO
Nella decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico, il paziente opera una scelta del chirurgo sulla base di numerosi elementi.
Lo stesso procedimento, a parti invertite, lo compie il chirurgo nell'accettare il paziente. Questa operazione non rappresenta soltanto un diritto del chirurgo, ma è anche un suo dovere. Brevemente cerco si spiegare il motivo.
Qualsiasi intervento chirurgico ha bisogno, per essere affrontato, di risorse razionali ed emotive; qui, parlando di RINOSETTOPLASTICA eseguita aTORINO, MILANO, o in qualunque parte del mondo, queste risorse devono essere cospique e stabili.
In sintesi: MOTIVAZIONE E STABILITA' EMOTIVA.
La prima ha a che fare con un processo razionale autonomo del paziente che DECIDE che quel percorso è adatto, necessario ed importante nel suo percorso di vita; la stabilità emotiva deve reggere ai contraccolpi di ansia ed insicurezza che inevitabilmente si verificheranno durante il cammino, senza perdere fiducia nel chirurgo laddove si era costruito un rapporto chiaro e sincero.
Noi chirurghi facciamo errori: i più frequenti riguardano la parziale valutazione di questi due elementi, e questo porta ad operare pazienti che non sono adatti o non sono pronti.
Proprio qui sta il dovere del chirurgo: cercare di dissuadere coloro i quali presentano labilità emotive o di motivazioni tali da rendere il decorso post-operatorio ( che è lungo !!!!) un calvario, cercando in questo modo di PROTEGGERE IL PAZIENTE da se stesso.
Ma......col senno di poi....risulta tutto facile.