La medicazione posizionata sul naso (archetto) si elimina dopo una settimana.
Ho calcolato che circa 85% dei miei pazienti dopo una settimana non ha edemi visibili al volto ed ecchimosi. Questo risultato dipende da una serie di passaggi: una buona preparazione del paziente, una corretta conduzione dell’intervento chirurgico, un sostegno farmacologico adeguato ed alcuni fattori individuali. Sono proprio questi ultimi che “mescolano le carte del mazzo”.
Perciò è ragionevole consigliare al paziente di prendersi 10 giorni di pausa.
I Medici sono abituati a ragionare in termini statistici, quindi ragionando sui dati , circa 80% delle mie rinoplastiche sono in anestesia generale. Il restante 12 % riguarda gli interventi al naso in anestesia locale con sedazione e l’ultimo 8% sono le revisioni in anestesia locale pura.
Qui sarò perentorio: 0%, senza dubbio alcuno!!!
In realtà le cose stanno più o meno così:
– il dorso dopo 1 mese si presenta grossomodo guarito, si potrebbero ancora palpare i gradini dell’osteotomia basale;
– la punta rimane gonfia per più tempo. Il 30% sgonfia nei primi 3 mesi, un altro 30% nei tre mesi successivi, e la parte rimante negli ultimi 6 mesi. Questo genere di gonfiore spesso non è avvertito dai pazienti, ma noi Chirurghi sappiamo bene che, nei tempi che ho descritto, la punta acquisirà definizione.
Immediatamente si manifesta un enorme cambiamento, ma tutti i colleghi del pianeta sono concordi nell’affermare che il risultato definitivo si raggiunga dopo 1 anno.
Quando il paziente si trova in condizioni di buona salute, il rischio operatorio è assimilabile a quello che corriamo quotidianamente nello svolgere mansioni ordinarie, non sarà mai uguale a zero ma è rappresentato da un numerino che gli si avvicina parecchio!!!